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L'AVVENTURIERO CHE AMAVA LE STELLE
Intervista di Andreina65

In occasione della prossima uscita del suo libro L'avventuriero che amava le stelle per la collana Romanzi Mondadori, è tornata a trovarci la scrittrice Ornella Albanse che abbiamo già avuto il piacere di ospitare qualche tempo fa.

1 - Per quanto riguarda l'ambientazione, in che epoca storica ci porterai questa volta? Tra meravigliosi castelli medievali oppure in scintillanti sale di palazzi ottocenteschi?
L'hai detto, nelle sale di un palazzo ottocentesco assolutamente scintillanti. Nel romanzo questa splendida residenza di campagna assume un rilievo particolare perché diventa simbolo di tutto quello che il protagonista vorrebbe essere e non è. Inoltre è proprio dalla sua forzata coabitazione con gli altri personaggi in questa casa che scaturiranno le vicende della storia, amori, inganni, rivalità e divertenti equivoci.

2 - Cara Ornella qual è stata la tua principale fonte d’ispirazione per il tuo nuovo romanzo “L’avventuriero che amava le stelle”? Hai incontrato difficoltà durante la stesura? Vuoi parlarcene?
Quando comincio un nuovo romanzo non ho mai un’idea chiara di come si svilupperà. All’inizio cerco solo un’idea centrale, preferibilmente un colpo di scena, intorno a cui far muovere i personaggi. Per esempio, in “Inganni d’amore” l’idea del protagonista che, ferito, torna dopo una campagna militare nel suo palazzo e lo trova abitato da estranei. Oppure, ne “L’ombra del passato”, l’idea di un matrimonio riparatore in una situazione in cui non c’è assolutamente nulla da riparare. Per quel che riguarda “L’avventuriero che amava le stelle”, cercavo un nodo centrale che fosse di forte impatto e ho impiegato un po’ a escogitarlo. Ma una volta avuta l’idea, la storia si è sviluppata quasi da sola creando altri colpi di scena nelle vicende dei personaggi minori.

3 - Puoi svelarci qualche anticipazione sui tuoi prossimi progetti? Pensi di seguire le orme delle tue colleghe d'oltreoceano e dedicarti al travolgente fenomeno del paranormale, del mistery o un genere simile? O meglio ancora, ci delizierai raccontandoci di qualche vampiro, che oggi vanno tanto di moda?
Si tratta di generi molto coinvolgenti ma non penso di sperimentarli nell’immediato. Anche perché sto studiando la possibilità di un romanzo storico che coniughi il passato con il presente pur non rientrando in nessuno di questi generi. Ma si tratta solo di poco più che un’idea.
per il testo integrale e commenti vai su Isn't it romantic?


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